L'inserimento della ristorazione nelle cucine virtuali
I ristoranti più popolari si stanno affacciando al mondo delle cucine fantasma, poiché ciò permette loro di ridurre i costi operativi e di aumentare i profitti.
Negli ultimi anni, le cucine fantasma stanno vivendo un vero e proprio boom. La sua diffusione è stata possibile grazie all’aumento delle piattaforme di consegna a domicilio e delle app per smartphone.
A differenza dei modelli di business tradizionali, le cosiddette cucine virtuali possono soddisfare le richieste dei propri clienti senza la necessità di disporre di un locale fisico aperto al pubblico. Al contrario, gli investimenti vengono indirizzati verso i servizi di assistenza online e al marketing, così come alla preparazione dei cibi e al miglioramento costante del processo produttivo.
Ciò ha fatto sì che molti ristoranti fast-food abbiano visto di buon occhio questo modello d'impresa, e li abbia spinti ad aprire nuovi centri operativi, affittando locali in varie aree suburbane per potersi concentrare unicamente sulla vendita con consegna a domicilio.
Una tendenza oggi osservabile nel mondo della ristorazione è la trasformazione di molte catene di fast-food. Mentre da una parte vengono chiusi gli stabilimenti, dall'altra si punta con forza sul modello delle cucine fantasma.
È questo il caso della catena di caffetterie Starbucks, che ha chiuso 300 locali in Canada, ma ha al contempo potenziato il proprio modello di business incentrato sugli acquisti online e sulla consegna a domicilio. Una tendenza simile si può osservare in Spagna, dove aziende come Avanza Food, proprietaria di catene come La Chelinda, Carl's Junior o Tony Roma's, stanno investendo in questo modello d'impresa aprendo nuove dark kitchens.
Sebbene questo sia andato a vantaggio prevalentemente delle grandi catene di ristorazione, anche aziende locali o nazionali hanno scommesso su questo modello durante la pandemia, per ottenere la visibilità offerta dalle app di consegna a domicilio per poter soddisfare una domanda in crescita.
Uno dei principali vantaggi di questo modello di business è la riduzione dei costi, dato che si produce unicamente a richiesta, e ciò comporta anche un minor spreco di cibo. Inoltre, i dati permettono alle imprese di conoscere più dettagliatamente i gusti dei propri consumatori e di fare previsioni più precise. Avendo maggiori garanzie e meno costi, l'impresa può consolidare più facilmente il proprio modello d'impresa ed estendersi in nuove zone.
Il modello delle dark kitchens convive col modello delle catene di ristorazione tradizionale. Se è vero che da anni esiste la possibilità di consegna a domicilio, l'aumento della domanda e il boom delle piattaforme di delivery ha rivoluzionato il settore.
Tanto il processo di acquisto quanto la catena logistica si sono evolute in modo significativo, il che ha contribuito a ridurre i tempi di produzione e di consegna, al contempo migliorando la conoscenza del cliente e aumentando i profitti.
Ciononostante, la crescita delle dark kitchens pone sfide interessanti, a cui le imprese di ristorazione devono trovare soluzioni per inserirsi con successo in questo business.
L'aumento della domanda è elevato tanto da far sì che molti ristoranti tradizionali, che fino ad ora si limitavano a fornire il servizioi da asporto presso i propri locali fisici, stanno ora aprendo cucine fantasma esclusivamente per facilitare la produzione in determinate aree geografiche.
D'altra parte, le dark kitchens non possono avere lo stesso funzionamento interno di un ristorante tradizionale. Il volume di affari che si può raggiungere è molto più elevato, dato che questo non è limitato dallo spazio fisico del ristorante. Pertanto, è indispensabile disporre di uno spazio di stoccaggio e di attrezzature idonee a sostenere il ritmo della domanda.
I ristoranti più popolari che già fornivano servizi di consegna a domicilio hanno visto moltiplicarsi i canali di vendita. La gestione degli ordini è diventata perciò molto più complessa, rendendo necessario affidarsi a soluzioni come Bistrohub per semplificare la ricezione degli ordini che provengono da molteplici canali (svariate piattaforme, app, sito web, telefono, ecc.) e organizzare il lavoro in cucina.
Sebbene i ristoranti e le catene possano ridurre i costi operativi grazie alle cucine fantasma, affinché le dark kitchen abbiano un peso maggiore nel volume di affari è necessario valutare i costi e comprendere le dinamiche della domanda.
In questo modo, ci sono luoghi in cui è richiesta l'apertura di cucine virtuali in nuovi locali, poiché gli stabilimenti fisici non sono in grado di soddisfare la domanda online allo stesso tempo di quella delle persone che vengono al ristorante. Allo stesso modo, la riduzione degli stabilimenti fisici deve avvenire tenendo conto dei dati comparativi della domanda e delle vendite nelle varie aree geografiche.
Con soluzioni come Bistrohub potrai concentrarti sulla riduzione dei costi, sul miglioramento dell'efficienza e sulla crescita dei profitti delle tue cucine virtuali. In più, attraverso l'analisi dei dati, potrai migliorare il processo decisionale e ottimizzare le tue strategie per essere più competitivo.
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